Iniziare un nuovo cammino ci spaventa ma dopo ogni passo ci rendiamo conto di quanto fosse pericoloso rimanere fermi.
Roberto Benigni
Psicoterapeuta individuale e di coppia, psicoanalista, sessuologo con esperienza pluriennale. Psicoterapeuta di formazione freudiana-conversazionale. Analisi personale-didattica indirizzo freudiano. Formazione in Sessuologia Clinica:A.A.S.E.C.T (ASSOCIAZIONE AMERICANA DI SESSUOLOGI).
L’approccio e la formazione sono multidisciplinari.
Un interrogativo che ne sottende un altro: chi ci va dallo psicologo? Come che questo professionista che si prende cura dell’aspetto immateriale della persona crei disorientamento, non hai una risposta ordinata e crea disordine, dubbio, a differenza del corpo materiale dove quando un organo dà problemi hai lo specialista specifico a cui rivolgersi.
Non abbiamo molta familiarità con i problemi dell’anima, siamo più abituati ai problemi del corpo fisico, lì ci orientiamo meglio.
Chi va dallo psicologo?
Nella nostra cultura in cui la figura dello psicologo risente ancora di stereotipi, pregiudizi o di paura e diffidenza, dallo psicologo ci vanno i deboli, i matti, quelli pieni di problemi … non certo io.
In altre realtà culturali è naturale rivolgersi ad uno psicologo come è naturale andare da altri professionisti quando necessita, in altre ancora viene esibito come status sociale.
Cos’è che spinge una persona a rivolgersi ad uno psicologo?
Uno stato di malessere interiore, una sofferenza emotiva, una difficoltà personale o relazionale, una situazione di disagio specifico quale un disturbo d’ansia, un problema umorale, attacchi di panico, problematiche psicosomatiche, sessuali e altre ancora in cui la specificità del problema avvertito crea una ricerca più specifica per quel problema.
Il termine psicologo è un contenitore in cui si mettono aspetti molto differenti tra loro.
Lo psicologo si occupa di consulenza e sostegno. Lo psicoterapeuta iscritto all’Albo degli psicoterapeuti si occupa di cura.
Ogni psicoterapeuta segue un percorso formativo che ha visioni diverse rispetto al problema e al cosa fare, l’ambito di cura.
Perché rivolgersi allo psicologo?
Se ne senti il bisogno … perché no ..
"Il Suono dell'anima nasce dall'ascolto, l'ascolto delle parole della clinica, ascolto delle parole dei pazienti, ascolto delle parole del terapeuta."
Le storie si susseguono e le parole si rincorrono e diventano azione. A raccontare sono principalmente i pazienti, che cercano "les mots pour le dire" Il corpo che si fa specchio dell'anima, è il protagonista, testimone della fallibilità e della caducità. Il cuore è stanco, drogato, il naso lacrimante, le articolazioni di piombo, le gambe tremolanti, la testa dolorante. Sogni Paure, Illusioni, Ansie, Depressioni, Dipendenze essenze pure del "suono dell'anima".
“Il libro è nato dai racconti, dalla rappresentazione che i pazienti davano al loro disagio-problema. Narrazioni che danno voce e parola al loro malessere, vissuto nella mente, nel corpo, con le loro anime narranti. La clinica e il terapeuta nel libro sono presenze discrete, non invasive, con la propria anima parlante.”
Psicologo Psicoterapeuta
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Iscritto all'Albo di Vicenza n°937 dal 19/10/1993